Carillon
Testo in italiano - English text
Dentro un antico mosaico si consuma una danza che assomiglia ad una lotta. È quella tra: il mondo incantato, illusoriamente protetto, di un carillon e della sua ballerina che vi gira e rigira, e quello del desiderio di distacco e della crescita che necessariamente lo accompagna.
Una fanciulla danza al suono di una melodia romantica, imprigionata intorno ad una sbarra in un ruolo di infinita ripetizione, eppure già in lotta tra le diverse sé che si scontrano tra le sfumature dell’affresco dei suoi desideri contrastanti.
Una contraddizione tra l’universo limitato e protetto - ormai divenuto un peso - e la voglia di esplorare il resto del mondo. La sé stessa di prima vorrebbe trattenerla, ma il cambiamento è ormai in atto: spogliata dei suoi abiti, attraversa il processo di dolorosa liberazione attraverso la passione della sofferenza. Fino ad arrivare a trafiggersi - la sbarra divenuta spada - e ad uccidere la parte di sé immatura per diventare, finalmente, adulta.
Anno di realizzazione: 2020
Tecnica fotografica: Esposizione con tempi lunghi.
Esposizioni: Collettiva internazionale "Momentum" per The Holy Art Gallery, febbraio 2021, Londra.
Bipersonale: "Tutto quel che resta", novembre - dicembre 2021, Galleria La Nica, Roma.
Bipersonale: "Femminile Singolare, aprile e maggio 2022, Otto Gallery, Roma.
Pubblicazioni: "Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea", vol. III, Giorgio Bonomi, Rubbettino Edizioni.
"Lo specchio di Alice", edito da The Dead Artists Society, a cura di Michele di Donato, 2022.
Dentro un antico mosaico si consuma una danza che assomiglia ad una lotta. È quella tra: il mondo incantato, illusoriamente protetto, di un carillon e della sua ballerina che vi gira e rigira, e quello del desiderio di distacco e della crescita che necessariamente lo accompagna.
Una fanciulla danza al suono di una melodia romantica, imprigionata intorno ad una sbarra in un ruolo di infinita ripetizione, eppure già in lotta tra le diverse sé che si scontrano tra le sfumature dell’affresco dei suoi desideri contrastanti.
Una contraddizione tra l’universo limitato e protetto - ormai divenuto un peso - e la voglia di esplorare il resto del mondo. La sé stessa di prima vorrebbe trattenerla, ma il cambiamento è ormai in atto: spogliata dei suoi abiti, attraversa il processo di dolorosa liberazione attraverso la passione della sofferenza. Fino ad arrivare a trafiggersi - la sbarra divenuta spada - e ad uccidere la parte di sé immatura per diventare, finalmente, adulta.
Anno di realizzazione: 2020
Tecnica fotografica: Esposizione con tempi lunghi.
Esposizioni: Collettiva internazionale "Momentum" per The Holy Art Gallery, febbraio 2021, Londra.
Bipersonale: "Tutto quel che resta", novembre - dicembre 2021, Galleria La Nica, Roma.
Bipersonale: "Femminile Singolare, aprile e maggio 2022, Otto Gallery, Roma.
Pubblicazioni: "Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea", vol. III, Giorgio Bonomi, Rubbettino Edizioni.
"Lo specchio di Alice", edito da The Dead Artists Society, a cura di Michele di Donato, 2022.
